Descrizione
LA STORIA
Il G.S. Palla Elastica Sabbio Chiese nasce nel 1993 in seguito all’iscrizione al campionato provinciale(che avrà vita solo fino al 1998) nelle categorie amatori, juniores e giovanile,ottenendo vittorie e buoni risultati.
Ovviamente il gioco della palla elastica (bala) ha nel nostro comune radici più antiche, basti pensare che una volta non si giocava come ora con la pallina da tennis senza feltro, ma con una pallina più piccola fatta di cuoio e crine di cavallo,molto più “dolorosa” e che dalla metà degli anni 40 condusse a molte vittorie i giocatori Sabbiensi. La battuta veniva effettuata tramite un tamburello(detto cròela) posizionato a terra,perché tale pallina rimbalzava poco sul terreno e si giocava poi prevalentemente al volo e su terreni in genere non asfaltati.
Dalla fine del campionato provinciale nel 1998 la passione per questo sport è stata portata avanti attraverso tornei in alcuni paesi della Valle Sabbia (Sabbio, Preseglie, Bione, Agnosine,Livemmo ) e della Val Trompia (Brione Polaveno Sarezzo, Gombio e Gussago) che hanno spesso visto le compagini sabbiensi protagoniste.
Dal 2009 il G.S. Palla Elastica Sabbio Chiese é iscritto al Coni e a fianco dei tornei in terra bresciana ha partecipato con più squadre al Campionato Nazionale andando a confrontarsi contro formazioni di altre regioni d’Italia tipo Liguria,Toscana,Piemonte e Friuli cogliendo molti successi,infatti i sabbiensi, molto temuti e rispettati, hanno in questi anni lasciato solo un campionato e una coppa Italia ai rivali riuscendo ad adattarsi meglio di tutti a campi e regole locali.
Nel corso degli anni alcuni dei nostri atleti sono stati convocati nella nazionale Italiana per disputare il campionato Europeo andando in Olanda e successivamente in Spagna.
ATTIVITA'
Il G.S. Palla Elastica si occupa anche dell’organizzazione della festa “ferragosto a Sabbio Sopra” i cui proventi in questi anni sono stati impiegati per restaurare la chiesetta della frazione intitolata a San Martino.
Grazie ad alcuni volontari nel 1981 si è riportato in voga il gioco della bala e istituita la festa,molto sentita anche ai giorni nostri,gran parte del merito va all’ex presidente Bianchi Alfredo e Marchi Guerrino che si sono spesi negli anni per tenere viva la tradizione e tramandare un gioco che ha origini molto lontane e che rischiava di andare perduto.
Oggi il G.S. Palla Elastica è gestita da:
Bianchi Alex (Presidente)
Beltrami Mauro,Marchi Roberto,Bianchi Giuseppe (Consiglieri)
LE REGOLE DEL GIOCO
Il gioco si svolge tra due squadre normalmente di quattro giocatori: un battitore, una spalla, due terzini (regatì).
I punti si contano come nel tennis: quindici, trenta, quaranta, gioco. La pallina utilizzata è quella da tennis privata dello strato di feltro. La partita consiste di 5 giochi. Il battitore, può prendere una rincorsa fuori dal campo prima di colpire la palla al volo effettuando la battuta che, per essere considerata valida, deve superare la metà del campo e rimbalzare all'interno delle due linee laterali. La squadra in ricezione può colpire la palla al volo o dopo il primo rimbalzo (come nel tennis), con il pugno o con la mano aperta. In ogni caso si può usare una sola mano per volta. Tutti i contatti della palla con parti del corpo diverse dall'avambraccio sono considerati falli. Lo scopo è quello di mandare la palla il più possibile vicino alla linea di fondo campo avversario o, ancora meglio, oltre la stessa. In quest'ultimo caso si fa un "fuori campo" (o, in bresciano “pasada”, in piemontese, "intra" e, in ligure, "cello"), il colpo più spettacolare, che frutta direttamente un quindici. Se il giocatore, invece, manda la palla direttamente oltre lo steccato o al di là della linea laterale, fa un fallo e la squadra avversaria guadagna un quindici.
Se non si commettono falli o fuoricampo, il gioco continua finché una delle due squadre, non riuscendo più a colpire il pallone al volo o al primo salto (cioè quando è valido), lo ferma (o lo manda avanti) con una qualunque parte del corpo dopo che ha rimbalzato più di una volta per terra: in questi casi la palla non è più giocabile e può essere fermata indifferentemente con le mani o i piedi. Nel punto di arresto l'arbitro segna una caccia(o cassa). La caccia può anche essere segnata quando la palla, dopo aver rimbalzato
almeno una volta in campo, esce lateralmente: in questo caso viene posizionata nel punto di uscita dal bordo del campo. Dopo aver segnato un massimo di due cacce, le squadre si scambiano il campo. A questo punto inizia la seconda fase del gioco e le due squadre si disputano la conquista delle cacce che sono appena state segnate dall'arbitro. Per conquistare una caccia, la quadretta deve fermare la palla in modo valido avendo alle proprie spalle il punto in cui è stata segnata la caccia. Si fanno punti quando il pallone valido va oltre la linea di fondo campo avversaria, quando si conquista una caccia, quando l'avversario commette fallo: ognuna di queste situazioni vale un quindici.
Da sinistra a destra le palline usate nei campi liguri, in palestra, la nostra tradizionale,due palline usate in Spagna ed Olanda, e l’ultima risalente agli anni ‘50 utilizzata negli storici campi in Via S. Martino, in piazza Rocca e nello steccato dietro la pizzeria Vecchia.