Chiesa di San Lorenzo

Dove

Indirizzo: 25070 Sabbio Chiese BS

Modalità di Accesso

Luogo privo di barriere architettoniche ed accessibile a tutta la cittadinanza. 

Ulteriori informazioni

La chiesa di San Lorenzo martire si trova a Clibbio, frazione di Sabbio Chiese nascosta nel seno di una valletta coronata a mezzodì dalla guglia della Madonna della neve, a tramontana dal tozzo monte Casto, mentre, a mattina, una piana digradante la congiunge al fiume Chiese.

Erano gli inizi del 1700, quando un gruppo di boscaioli di Sabbio Chiese, che nella piccola valle di Clibbio lavoravano tagliando la legna, decise di stabilirvisi in modo permanente. Nasceva così la piccola Comunità di Clibbio. 

In un primo momento, fu edificato l’Oratorio di San Lorenzo, l’attuale sacrestia, piccola cappella agreste sull’area del beneficio parrocchiale di Vobarno e ufficiata, invece, dal Rettore di Sabbio. Ma ben presto, fu desiderio degli operosi Clibbiensi istituire una parrocchia. Il primo passo fu quello di ottenere dalla Serenissima l’indipendenza amministrativa e, nel frattempo, fu possibile combinare e stabilire la fondazione della Parrocchia.

Inizialmente, i Clibbiensi ebbero l’ardita idea di fabbricare ex novo una propria chiesa, ma a questo dovettero rinunciare; furono quindi avviate le pratiche per avere da Vobarno il possesso dell’Oratorio di San Lorenzo. Ci volle del tempo, era il 1714; solo il 12 luglio 1734 la Ven. Curia emanò il decreto che concesse la permuta.

Fu più facile avere la chiesa che ottenere l’indipendenza da Sabbio. Il parroco non era affatto propenso a rinunciare ad una porzione del suo gregge, anche, si capisce, per una questione finanziaria, ma a questo vi rimediarono la prudenza, la tenacia e l’operosità dei Clibbiensi che, senza non pochi sacrifici, l’ottennero; così, il 10 aprile 1740 la Curia Vescovile, a nome del Cardinale Vescovo Angelo Maria Querini, emanò il decreto di erezione della nuova parrocchia.

La chiesa che vediamo venne edificata a lato dell’Oratorio per volontà del parroco D. Federico Federici di Carvanno che ne propose subito alla generosità dei suoi nuovi parrocchiani la costruzione, congiuntamente con la casetta curaziale. Il 28 aprile 1746 venne benedetta dall’Arciprete di Vobarno D. Ottavio Zobola.

Nel tempo la piccola chiesa fu abbellita e arricchita. Sul lato sinistro degli scalini dell’altar maggiore si vede scolpito l’anno di posa, era il 1824.  L’organo costruito da ignoto nel sec. XVIII venne poi rifatto in modo pregevole dal Tonoli nel 1835; danneggiato, come del resto tutta la chiesa, dal terremoto del 24 novembre 2004 è stato oggetto di restauro ed è perfettamente funzionante.   Nel 1898 venne posto sul campanile un bel concerto di campane fuse dalla ditta Mazzola di Valduggia consacrate il 13 gennaio 1899; nel 1909 venne decorata da Giuseppe Trainini e nel 1910 ne venne rifatto il pavimento. Si arricchì intanto delle statue del S. Cuore (nel 1908) e di San Giuseppe e di Sant’ Antonio (nel 1916) dello scultore Righetti.

Ad esse si aggiunsero le statue di Sant’Agnese e San Luigi. Nel 1934 vennero restaurate la sacrestia e la canonica. Gli affreschi che la decorano sono opera del pittore Pietro Milzani che li dipinse negli ultimi mesi del 1949. Come a volte accadeva, alcuni personaggi rappresentati dal Milzani hanno i volti di persone del luogo.  Più recentemente, negli anni ’90, venne nuovamente rifatto il pavimento per dotare la chiesa di nuovo impianto di riscaldamento, rifatto il tetto, ritinteggiato l’esterno per portarlo al colore originale ed elettrificate le campane.

A causa del terremoto del 2004, la chiesa fu notevolmente danneggiata; il recupero è stato possibile con notevoli opere di consolidamento e restauro inaugurate, dopo lunghi lavori, il 10 luglio 2011.

È del ‘600 la statua lignea della Madonna che si trova nella nicchia dell’altare di destra, anch’essa recentemente restaurata e riportata ai colori originali.


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